Campagna Prc contro le lunghe liste di attesa per le prestazioni sanitarie
Pubblicato il 5 mar 2019
di Rosa Rinaldi –
Care compagne e cari compagni,
come preannunciato lanciamo unacampagna contro le lunghe liste di attesa per le prestazioni sanitarie, una campagna utile da un lato a riconoscere il diritto ad una prestazione sanitaria tempestiva, dall’altra ad utilizzare strumenti poco conosciuti che le normative prevedono.
Quante volte le persone e noi con loro ci sentiamo impotenti rispetto all’urgenza di fare un esame diagnostico e i tempi umanamente inaccettabili che ci vengono prospettati.
Quella che vi proponiamo è una campagna che mette al centro il diritto alla salute delle persone, facendo un’azione di informazione e anche di servizio verso le cittadine e i cittadini dei nostri quartieri.
Esiste, infatti, una legge del 1998 che prevede la possibilità, in determinate situazioni, di fare ricorso al servizio di intramoenia (attività prevista dal Servizio Sanitario Nazionale nelle strutture pubbliche fuori dall’orario di lavoro) senza costi aggiuntivi per le persone oltre a quelli previsti dal ticket.
Di seguito trovate sia un materiale utile di informazione ed azione, un vademecum, che potrete stampare o fotocopiare, a cui aggiungere il nome e l’indirizzo del circolo e/o dello sportello sociale e gli eventuali orari di apertura, sia il modulo “di istanza” da distribuire, fare compilare e far pervenire all’U.R.P.(Ufficio Rapporti con il Pubblico) della propria A.S.L., a tale scopo vi suggeriamo di compilare l’indirizzo prima di stampare i moduli.
RIFONDAZIONE COMUNISTA GROSSETO #prcgrosseto Siamo ancora in tempo. Roma 23 marzo 2019 Marcia contro le grandi opere inutili
La qualità dell’aria in continuo peggioramento, aree verdi decimate, risorse idriche a rischio, terreno spesso improduttivo, temperature generali in continuo aumento, ghiacciai in disgelo anticipato, specie animali e vegetali sempre più scarse. Queste non sono delle minacce, questa è la realtà.
Se il nostro pianeta oggi è concretamente a rischio estinzione, l’unico modo per riuscire a imprimere un cambiamento efficace è incominciare a lottare contro i modelli di inquinamento e contro i governi che continuano a promuoverli.
Le Grandi Opere industriali hanno causato, e continuano a causare devastazioni nei territori coinvolti. Un modello di sviluppo che non coinvolge le popolazioni, ma che, sfruttando le simpatie delle istituzioni passate e presenti , decide delle sorti ambientali e sociali di un territorio. Un modello dissipativo delle risorse locali, corrosivo per la comunità, incentrato sulla cessione di salute e ambiente in cambio di lavoro o di energia.
La politica fino ad oggi non è riuscita a dare delle risposte, in realtà non si è mai posta neanche le domande.
Infatti le promesse non mantenute dai pentastellati sulle questioni ambientali quali ILVA, TAP, Energas, e l’incertezza sulla questione TAV, dimostrano (oltre all’inaffidabilità politica dei cinquestelle,) come le questioni ambientali vengano continuamente sottovalutate dalle istituzioni.
Per questi e molti altri motivi si è deciso di lanciare il 23 marzo una grande manifestazione nazionale contro le Grandi Opere inutili. Prima di arrivare a questa data, si è riusciti a creare una rete molto solida tra le numerose associazioni, comitati, collettivi, movimenti e realtà sociali impegnati nella lotta alle grandi opere.
Sono state organizzate, a partire da Venezia, diverse assemblee nazionali che hanno permesso il confronto diretto tra lotte anche molto distanti: si è parlato di TAV in Val di Susa, delle Grandi Navi a Venezia, l’ILVA a Taranto, il MUOS in Sicilia, la Pedemontana Veneta, la minaccia delle trivellazioni in Basilicata, in Puglia e in Sicilia, della Terra dei Fuochi in Campania, del TAP in Salento, oltre alle altre devastazioni passate e presenti che minacciano costantemente il Paese e i territori coinvolti.
Richiamiamo alla mobilitazione tutte le compagne e i compagni per ridiscutere insieme il futuro ambientale del nostro pianeta. Infatti la manifestazione del 23 marzo (come lo è stata la manifestazione di Torino dell’8 dicembre ) sarà un’occasione importante per confrontarsi con diverse realtà di lotta ambientale e per contribuire a costruire una rete sociale e politica unico argine agli eco-mostri ambientali.
Per un futuro ecologico e rispettoso dell’ambiente, per la giustizia ambientale, per il il nostro pianeta… al 23 marzo comapgn@.
Marco Cassatela Coordinamento Nazionale GC Andrea Ferroni Coordinatore Nazionale Giovani Comunisti/e Condividi
Di Ezio Locatelli , segretario PRC Torino.“Eh già, il Tav deve, il più possibile, rimanere fuori dallo scontro di maggioranza per i prossimi mesi, tenendo al riparo la campagna per le elezioni europee. Avanti dunque con il teatrino di chi, a livello di forze di governo, dice tutto e il contrario di tutto. La realtà è che il M5S dopo aver calato le brache su tutta una serie di questioni (Tap, Terzo Valico, decreto sicurezza, liberalizzazione delle armi, ecc.) ha dato il suo avallo alla realizzazione del Tav” sostiene Ezio Locatelli, della segreteria nazionale nonché segretario provinciale Prc di Torino .
Ed ancora:”Da oggi partono i bandi per l’affidamento dei lavori sulla tratta transfrontaliera con la possibilità di retrocedere dagli obblighi tra contraenti in caso di ripensamento da parte della Ue, della Francia o del Parlamento italiano. Cosa del tutto inverosimile. Più che un compromesso posticcio la scelta intervenuta a livello di governo è orientata alla realizzazione del Tav in differita.
La sola e unica possibilità di fermare la realizzazione di un’opera affaristica, costosissima, di nessuna utilità sociale, basata su previsioni irrealistiche è nella prosecuzione della mobilitazione popolare. Partecipiamo tutte e tutti alla marcia per il clima contro le grandi opere inutili che si terrà a Roma il 23 marzo. Avanti con la lotta No Tav per un diverso modello di sviluppo e il diritto alla mobilità di tutt*”.
Oggi si sciopera nel mondo per i diritti delle donne. A Roma il corteo di Non una di meno partirà alle ore 17 da piazza Vittorio, per concludersi in piazza Madonna del Loreto: contro la violenza maschile sulle donne e contro il ddl Pillon. in sciopero anche i sindacati autonomi Usi (Unione Sindacale Italiana), Cobas (Confederazione […]
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